
Phàsis n. 2 – Catastrophe
Rivista Phàsis
Anno 2014
Numero: 2
ISBN: 9788898694013
Pagine: 210
Formato: 16x23 cm
Prezzo € 20,00
Danielle Cohen-Levinas, Gianfranco Dalmasso, Jean-Luc Nancy, Elio Matassi*, Tomokazu Baba, Anna Donise, Serge Margel, Peter Szendy, Zoran Dimić, Felix Duque, Alberto Pucheu, Michael Holland, Susanna Lindberg, Yuji Nishiyama, Yotetsu Tonaki, Jérôme Lèbre, Dino Quartana.
Catastrophe
Sommaire
Editorial Danielle Cohen-Levinas, Gianfranco Dalmasso
Jean-Luc Nancy C’est la catastrophe ! Entretien avec Danielle Cohen-Levinas
Elio Matassi* La figura impossibile e la catastrofe: Kierkegaard, Mozart e “l’assolutamente musicale”
Tomokazu Baba Philosophes à l’écoute dans la catastrophe continue
Anna Donise L’apocalisse in una "prospettiva antropologica unitaria". Ernesto De Martino tra cultura e psicopatologia
Serge Margel L’avenir des catastrophes. Sur l’hypothèse politique du principe de précaution
Peter Szendy Cinefactus, ou : le cinéma et ses cendres
Zoran Dimić Catastrophe and Humanity
Felix Duque De las ventajas y desventajas del terrorismo para la vida (cotidiana)
Alberto Pucheu Autobiografia no abismo de um enjambement
Michael Holland Le silence de la guerre
Susanna Lindberg Cosmopolis, Cosmopolemos: Sur la guerre discrète
Yuji Nishiyama et Yotetsu Tonaki Questions à Jean-Luc Nancy
Jérôme Lèbre Architecture nucléaire/post nucléaire : construire dans la catastrophe
Dino Quartana Intervention graphique
Elio Matassi ci ha lasciato nel mese di ottobre del 2013. Un improvviso attacco cardiaco ha stroncato la sua vita. L’esperienza di InSchibboleth non sarebbe nata senza il suo apporto, la sua intelligenza viva e curiosa, il suo impegno amichevole. La redazione di Inschibboleth è grata per averlo conosciuto. Non dimenticheremo la sua passione intelligente per le cose, l’impegno senza risparmio, la generosità e la fiducia nell’amicizia, l’ironia e il disincanto delle sue piccole vanità. Non dimenticheremo il suo sorriso e il gesto affettuoso con cui attraversava la complicazione del mondo, la sua memoria sempre vigile, senza mai ombre o rancori. La musica era davvero la sua anima. Segnava la profonda leggerezza con cui sapeva affrontare ogni cosa, il felice talento con cui dirimeva contrasti difficili e laceranti, la forza con cui raddoppiava il suo tempo e lo rilanciava in avanti, la fiducia nell’avvenire. Lascia un grande e irrimediabile vuoto nel panorama della filosofia italiana. Gli amici di Inschibboleth non ti dimenticheranno caro Elio.